Vanoli: "Questo Venezia perde troppo facilmente la struttura di gioco, nella ripresa non siamo riusciti a uscire dal momento difficile"

12.11.2022 18:13 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Fonte: Giuseppe Malaguti, trascrizione a cura di Davide Marchiol
Vanoli: "Questo Venezia perde troppo facilmente la struttura di gioco, nella ripresa non siamo riusciti a uscire dal momento difficile"
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© foto di Venezia

Paolo Vanoli ha commentato la sconfitta del suo Venezia contro la Reggina per 1-2. Queste le sue dichiarazioni.

Cos’è cambiato nella ripresa?

“Direi che è cambiata la gestione dei momenti, perché un avversario può sicuramente avere l’intenzione di recuperare e tu devi saper gestire il momento e saper stare nella sofferenza. Invece in quel momento siamo scomparsi, come accaduto altre volte, dal campo nonostante anche la situazione. Abbiamo ora la sosta per lavorare, abbiamo il tempo per mettere benzina perché attualmente duri 45’, però puoi anche gestirla con il palleggio e invece in diversi momenti non lo hai fatto, questo mi ha dato fastidio”.

L’avversario:

“La Reggina ha dimostrato la classifica che si merita nonostante nel primo tempo abbiamo mostrato un’ottima organizzazione di gioco, gli episodi potevano portarci anche sul 2-0, dovevamo essere più cattivi. La Reggina ha qualità ed è lì perché se lo merita”.

L’analisi del match e se ci puoi spiegare perché sono state invertite le due panchine:

“Mi piace stare vicino alla curva. Le risposte si vedono, abbiamo 15 giorni di lavoro ora, abbiamo davanti una strada e poi dopo si parlerà con la società. Ora siamo in questa situazione qua, nel primo tempo abbiamo visto cose buone, poi meno. Non do colpa solo ai cambi, ho visto cose che non mi piacciono, l’arrendersi nel non giocare per tirare su una palla avanti per trovare a tutti i costi il pari, quello si fa negli ultimissimi minuti. E’ una squadra che perde facilmente la struttura del gioco, ma ho accettato questa sfida sapendo che problemi c’erano. Più ottimista ora? Sicuramente mi sto facendo le idee chiare, il nostro campionato è chiaro, dobbiamo lottare per salvarci, i giocatori lo sanno, quando si gioca per salvarsi si gioca anche con astuzia e con altre situazioni di gioco, quando avrai la facilità e la personalità di giocartela… nel secondo tempo non siamo riusciti ad uscire dal momento difficile, in 90 minuti non puoi non dare neanche una chance a una squadra seconda classifica e in quel momento lì capisci se sei squadra e per l’ennesima volta ci siamo persi lì”.

Le idee viste nel primo tempo:

“Normale che in pochi allenamenti non puoi dare molte idee, ma i ragazzi sono stati bravi a recepirle, non è una questione di fisicità, ma di intensità. Le partite durano novanta minuti mica sessanta. Bisogna allenarsi di più e andare oltre, per andare oltre devi sapere la fatica cos’è. Così anche quando sei in difficoltà fai le tue cose, non capisco perché nella ripresa abbiamo smesso di palleggiare. Le poche volte che abbiamo provato a fare delle cose sono venute bene. Il primo tempo mi è piaciuto ma sei per l’ennesima a commentare una sconfitta, questo è il mio lavoro”.

Come si lavora sull’atteggiamento?

“Oggi come oggi nel calcio il giocatore non può giocare solo palla al piede, bisogna correre e ci sono anche gli avversari che magari come successo oggi sono più forti. Non è detto però che non puoi vincere. La battaglia per me è il giocare ad alta intensità, con e senza palla, poi chiaramente preferire recuperarla quella palla, ma oggi come oggi è normale che nella situazione in cui sei qualche elemento ha perso autostima e fiducia, noi dovremo essere bravi a ritrovare questa fiducia”.