Il Presidente Federico Casarin inaugura la nuova stagione dell'Umana Reyer Femminile

24.08.2022 07:00 di  Alberto Bison   vedi letture
Il Presidente Federico Casarin inaugura la nuova stagione dell'Umana Reyer Femminile

Nell'odierna conferenza stampa il Presidente Federico Casarin ha inaugurato la nuova stagione sportiva 2022-23 dell'Umana Reyer femminile. 

"C'è tanta voglia di ripartire, e come già detto per la squadra maschile l'entusiasmo sarà il nostro punto di partenza per la prossima stagione. La squadra femminile avrà una stagione importante, sia per i 150 anni di storia, sia per il doppio impegno di Coppa e Campionato. Siamo contenti di partire, con una squadra nuova, composta da nove giocatrici nuove di talento. Abbiamo il desiderio di riproporci come protagonisti sia in Italia che in Europa. I nostri obiettivi sono quelli di fare bene e vivere belle emozioni insieme al nostro pubblico, che speriamo essere numeroso. Ma soprattutto stare bene insieme, regalare entusiasmo, cercare di essere emozionanti in mezzo al campo e cercare di divertire il nostro pubblico."

Quest'anno avete scelto di schierare un roster molto giovane, c'è una motivazione particolare per questa scelta?

"Innanzitutto la squadra giovane non è stata costruita per un fattore d'età ma per il potenziale che queste ragazze possono esprimere. Noi non guardiamo mai il dato anagrafico, ma abbiamo scelto queste giocatrici perché sono le migliori che potevamo prendere. Le giocatrici che sono arrivate sono giocatrici che abbiamo valutato, insieme a coach Mazzon e il nostro dirigente Eugenio Dalmasson. Abbiamo cercato giocatrici che potessero essere più valutabili sotto il profilo tecnico e quindi essere funzionali all'idea di gioco coach Mazzon."

Per quanto riguarda il campionato c'è la possibilità di schierare un massimo di 4 straniere. Al momento il roster comprende esattamente quattro giocatrici straniere, c'è la possibilità, ancora, di fare un colpo in più, magari anche a stagione in corso?

"Il mercato è sempre aperto, se ci dovessero essere delle opportunità si faranno delle valutazioni. Il mercato del basket femminile ha delle date diverse perché ha un inizio e una fine molto anticipate rispetto al settore maschile. Chiaramente le valutazioni vengono fatte e gli accordi futuri vengono chiusi molto prima. Da parte della proprietà c'è la massima disponibilità ma penso che la squadra sia completa e possa dare soddisfazioni al coach ma prima di tutto anche alla città."

Qual è stata la trattativa più difficile da portare a termine? Quanto è stato difficile gestire un mercato con così tanti cambiamenti, 18 giocatori nuovi tra squadra maschile e femminile?

"Abbiamo fatto un mercato importante. Questo mercato è stato pianificato un paio di mesi prima rispetto alla sua apertura perché sapevamo che i nuovi innesti sarebbero stati tanti. Questo fa parte del gioco e in parte è la bellezza del mio lavoro che mi permette di proporre nuove soluzioni agli staff tecnici. La trattativa più difficile del settore femminile, forse, è stata quella per Matilde Villa, perché è una giocatrice con tanto mercato, giovane e di profilo europeo, che avrà un futuro importante per lei, noi e la nazionale. Questa trattativa è stata complicata perché chiaramente abbiamo dovuto proporle un progetto e un percorso adatto per permetterle di crescere e migliorare".

Ci sono molte giocatrici che in passato hanno giocato nel settore giovanile della Reyer e adesso giocano in altre squadre e in altri campionati, compreso quello statunitense. In futuro, queste giocatrici sono ancora in ottica Reyer?

"Il mercato del basket femminile funziona in modo diverso da quello maschile. Nel basket femminile si stipulano degli accordi. Chiaramente tante giocatrici uscite dal nostro nostro settore giovanile militano tra A1 e A2 femminile. Noi abbiamo dei parametri di riferimento, alcune giocatrici sono ancora sotto il nostro controllo e cerchiamo di farla maturare in altre società, però la volontà è quello di formarle il più possibile. Infatti, negli ultimi anni, il nostro settore giovanile femminile ha vinto non solo sul campo anche anche per la produzione di giocatrici di livello. Questo ci è riconosciuto da tutti, anche dalla federazione. Il settore femminile è la base del progetto dell'Umana Reyer perché da questo è uno dei focus del nostro progetto."