Bari, Iachini: "So che ambiente si crea al Penzo, mi hanno dato tanto e io ho dato tanto a loro"

08.03.2024 16:47 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Bari, Iachini: "So che ambiente si crea al Penzo, mi hanno dato tanto e io ho dato tanto a loro"
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Conferenza pre partita di mister Iachini, in vista della gara esterna contro il Venezia, in programma domenica alle 16:15. Questo quanto riportato da Passione Bari Radio Selene.

Che Bari si aspetta contro il Venezia?
"Stiamo continuando a lavorare, sappiamo di avere margini di crescita importanti. Abbiamo lavorato anche in settimana in fase di possesso e non possesso. In fase di possesso bisogna memorizzare le linee di gioco per acquisire  determinati automatismi ed essere più pericolosi. Su questo abbiamo molti margini di crescita. Mi aspetto di più e su questo stiamo lavorando. Cosa mi aspetto al Penzo? Un Bari super organizzato! Affrontiamo una squadra molto forte, che ha una rosa qualitativamente importante. Stanno facendo un ottimo lavoro, lavorano da due anni insieme e si vede. Ci vorrà una grande prestazione. Se andremo in campo come voglio io ci giocheremo le nostre chance. Ho detto ai ragazzi di affrontare la gara con personalità, organizzazione e mentalità. Troveremo un ambiente caldo, lì ho vinto un campionato, sono stato bene. Mi hanno dato tanto, come io ho dato tanto a loro, so che ambiente si crea. Dobbiamo giocare con grande personalità, per me il Venezia è una delle squadre più forti del campionato. Dovremo fare una gara perfetta".

Due punte?
"Per me conta come sta un giocatore. Abbiamo due giorni per poter parlare con i ragazzi per capire la condizione. Fino alla sosta dobbiamo lavorare a braccio sui recuperi. Dopo la sosta avremo un altro metro di valutazione".

La dipendenza da Sibilli.
"Su questo sto lavorando molto, sulla crescita individuale collettiva. Atteggiamento, coraggio, mentalità sono i fattori che contano. Su certi campi come Venezia ci vorrà grande personalità, coraggio e mentalità".

Il calendario di fuoco, su quale tasto premere?
"Avere una crescita sulle conoscenze, in fase offensiva e difensiva. E poi nella partita metterci organizzazione e migliorare rispetto a quello che prepariamo. Poi i fattori che ho già elencato, quali mentalità, coraggio, personalità. Starà a me fare in modo che la squadra le acquisisca. C’è solo una via, quella del campo, dell’analisi video. Battendo il ferro sul lavoro mi auguro che ci sia una crescita, che deve esserci. Bisogna essere meno timorosi. Durante la settimana vedo le risposte giuste, ma mi aspetto che vengano confermate sul campo. Mi aspetto una crescita e un atteggiamento propositivo sul campo".

La paura è un limite? Come combatterla?
"Stiamo lavorando sotto l’aspetto di campo e quello della mentalità, della personalità e del coraggio per far capire che le vittorie arrivano avendo un’identità e personalità, lavorando sui dettagli".

La crisi del gol.
"Stiamo lavorando su tutto. La costruzione inizia dal basso. Movimenti, circolazione palla, smarcamento, su questo stiamo lavorando. Anche sul lavoro dei centrocampisti, per essere propositivi e coraggiosi per riempire l’area. Stiamo insistendo sotto questi aspetti. Ci sono margini di crescita".  

Il recupero di Maita. Può partire titolare?
"Parliamo di un ragazzo che rientra da un infortunio. La squadra con lui aveva avviato un certo tipo di percorso. Poi a causa del suo infortunio ho dovuto cambiare, mentre sarebbe stato meglio mantenere lo stesso assetto. Invece abbiamo dovuto fare cambi forzati. Tutto il gruppo è in crescita sotto l’aspetto della partecipazione. Ora dobbiamo trovare la forza di portare tutto in gara".

Maiello, a che punto è?
"Stiamo seguendo un percorso di recupero. Dà grande disponibilità, cuore e attaccamento. In questo momento si cerca di mandare in campo chi sta meglio. Ma dobbiamo recuperarlo il più presto possibile, pur tenendo conto della sua problematica".

I dati negativi della manovra offensiva.
"Cosa devono fare i calciatori per migliorare i numeri negativi? Devono fare quello che dice l’allenatore. C’è un’unica medicina, il lavoro sul campo. A Catanzaro l’abbiamo fatto. Ma questo deve diventare un dna. Vedo una crescita durante la settimana. Sibilli è un giocatore che ci dà varianti, fa quello che gli chiedo, può essere ancora più determinante rispetto a quello che voglio da lui".

La fase difensiva.
"Abbiamo margini di crescita, ci stiamo lavorando per diventare più corti e compatti".

Menez, le condizioni.
"Ha ancora qualche problemino, vediamo domani, ad oggi non siamo molto ottimisti".