L'ex Venezia Maniero: "In laguna e a Padova le esperienze più belle, con Recoba feeling da subito"

25.03.2024 13:33 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
L'ex Venezia Maniero: "In laguna e a Padova le esperienze più belle, con Recoba feeling da subito"

L'ex bomber del Venezia Pippo Maniero ha rilasciato un'intervista a tutto tondo ai microfoni di Fanpage.it (link qui per l'articolo completo). Questo il passaggio relativo ai suoi anni in arancioneroverde: "Insieme a Padova le esperienze più belle della mia vita calcistica. Tanti anni tra Serie A e B con molti gol e ancora adesso sono il capocannoniere della storia del club. Lottavamo sempre per non retrocedere ma son stati anni davvero indimenticabili".

Zamparini:
"È il presidente che tutti i calciatori vorrebbero avere. Non faceva mai mancare niente, cercava sempre di mettere i calciatori a proprio agio. Una persona intelligente, colta, simpatica… per stare bene lui doveva vedere che tutti intorno lui dovevano stare bene. Ho fatto cinque anni con lui e avevamo un grande rapporto. Quando veniva in ritiro, e si fermava più di qualche giorno, vedevi la differenza tra l’uomo e il presidente".

L'accoppiata con Alvaro Recoba, arrivato in prestito dall'Inter:
"Ci fu feeling da subito. Non ci conoscevamo ma sin dai primi allenamenti sembrava che fossimo insieme da anni. Bastava uno sguardo e la palla arrivava perfetta. Non so spiegarti il motivo ma era così. So solo che da quando arrivò lui, io feci 12 gol e il Chino ne fece 11. Ogni domenica era un divertimento ed era bellissimo giocare con lui. Negli allenamenti si divertiva un sacco, anche se odiava la parte atletica: quando c’era da toccare il pallone sembrava un bimbo di 5 anni. Era un calciatore incredibile ed è stato uno dei più forti che ho visto giocare. Probabilmente la sua poca attitudine al sacrificio lo ha frenato un po’ ed è un peccato perché forse avrebbe avuto un altro tipo di carriera ma era un giocatore davvero forte".

Il passaggio al Palermo:
"Facemmo questo trasloco in blocco e per noi professionisti non cambiava niente. Andammo lì sperammo di fare un buon campionato, visto che le aspettative erano tante. Ci giocammo la promozione fino all’ultimo e fu una buona stagione complessivamente".