Bressan: "Vanoli l'uomo giusto per il Venezia, ma dovrà riuscire a dare aggressività alla squadra, per questa B serve il coltello fra i denti"

21.12.2022 16:20 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Bressan: "Vanoli l'uomo giusto per il Venezia, ma dovrà riuscire a dare aggressività alla squadra, per questa B serve il coltello fra i denti"

Ospite del canale YouTube di Alessandro Catto (riguarda la videointervista cliccando qui), l'ex Venezia Mauro Bressan ha dato il suo punto di vista sui temi più caldi in casa arancioneroverde. Queste le sue parole.

Il punto sul Venezia:

“Sono contento che Vanoli sia a Venezia dopo la gavetta fatta con Conte e l’esperienza in Russia. Secondo me è un tecnico capace, che può fare veramente bene e se il Venezia doveva scegliere un tecnico capace di garantire qualcosa questo è proprio Vanoli. Contro il Perugia ha perso ma il tecnico sta cercando di cambiare la mentalità dopo la retrocessione dell’anno scorso. Con l’addio di Poggi e Collauto il Venezia ha fatto delle scelte, che possono piacere o meno. A me non sono piaciute, bisogna sempre ringraziare chi garantisce l’esistenza di una squadra di calcio, però vedo tanti stranieri, bravi, ma non è facile far calare il senso di appartenenza in questi giocatori e di riflesso nei tifosi. Vorremmo vedere un Venezia con dei giocatori determinanti e magari qualcuno del posto, ho sempre visto come importante il senso di territorialità. Secondo me la cosa sulle prestazioni influisce. Già l’anno scorso ha pesato, quest’anno la Serie B è dura, c’è da mangiar l’erba, se manca il collante si fa difficile. Basta guardare la classifica, grazie ai punti fatti da Vanoli il Venezia si è un po’ risollevato, prima era sottoterra, per fortuna è arrivato lui, sono sicuro che darà un segnale importante e farà capire anche a chi viene da fuori cosa bisogna fare”.

Vanoli:

“E’ comunque scuola Conte, ha un altro carattere, ma i segreti li avrà appresi. E’ difficile, perché è un Venezia composto da tanti stranieri che devono immedesimarsi subito nella lotta serrata che ti propone questo campionato di B”.

Cosa ti aspetti dal mercato invernale?

“Il mercato invernale è sempre difficile perché le squadre i giocatori buoni se li tengono, vanno sul mercato gli scontenti o i giocatori che erano fermi da un po’. Non è facile reinserirli. Il Venezia poi ha anche un sistema di scouting particolare, credo che sicuramente con gli algoritmi troveranno qualche talento da portare in rosa”.

Che tipo di giocatore potrebbe servire di più al Venezia? Può scalare la classifica questa squadra? Perché al di là dei problemi di carattere le individualità ci sono:

“Il Venezia ha perso un giocatore come Aramu, quel trequartista che con il tocco in più ti dà qualità. Se vuoi ambire alle posizioni playoff devi avere per forza un giocatore così. Non penso che l’attuale squadra sia scarsa, i ragazzi che sono stati prelevati in generale sono buoni giocatori, i dirigenti arrivati a Venezia non hanno fatto una squadra a caso, hanno anche speso. Nella loro ideologia hanno fatto una cosa anche buona per il Venezia. Il grosso problema è creare la mentalità giusta per lottare. La zona playoff è comunque lì, basta un altro filotto e potenzialmente sei dentro e puoi restarci. La squadra non è dimessa, se la gioca con tutti. Penso di nuovo alla gara con il Perugia, Vanoli lo ha detto chiaramente, sull’aggressività l’avversario ti ha sovrastato. Se non hai il coltello fra i denti fai fatica. La difficoltà che ha Vanoli è far capire a questi giocatori, che sono bravi, che serve anche lo spirito per lottare in Serie B. Come giocatori niente da dire, però li devi mescolare mettendoci la mentalità giusta, se Vanoli riuscirà a far passare un certo modus operandi allora può arrivare lo switch per scalare la classifica”.