VeneziaMestre, la cura funziona!

31.10.2018 15:49 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
VeneziaMestre, la cura funziona!

Mentre scorrono i kilometri della a4 che ci porta a Cremona, la mente vola a qualche anno fa quando le trasferte erano più corte, più caserecce, divertenti si, ma infinitamente frustranti. Perché un anno di dilettantismo può servire a tante cose, come ricompattare una tifoseria per esempio, o riscoprire i valori del calcio di provincia, ma quando gli anni iniziano a farsi parecchi ed i successi effimeri ed inutili, allora stringere i banchi non è una cosa da tutti, rimanere legati al proprio amore è un vero e proprio sacrificio.

Ma dopo annate così la scorza si è fatta maledettamente dura, figuriamoci se possono spaventarci sei punti in classifica dopo otto giornate, noi siamo il VeneziaMestre e nulla può spegnere il nostro entusiasmo!

E’ questo il pensiero che ci accompagna verso l’ennesima partita ostica di questo periodo. Nella settimana che ha visto la nostra meravigliosa città affogare sotto i colpi del meteo e della marea, rispondendo ancora una volta con l’eterno spirito di sopravvivenza, è la nostra squadra che ora vuole issarsi fuori dalla palude, dando seguito a due prestazioni di grande valore contro le big della cadetteria.

I ragazzi di Walter Zenga, oggi sostituito in tutto e per tutto dal suo vice Carbone, scendono sul terreno dello  Zini con ordine e caparbietà, dimostrando di essere maturati anche sotto il profilo mentale. La formazione è la stessa di Palermo, fatto salvo il giovane Segre a sostituire uno Schiavone apparso ancora indietro di condizione. Il 4-3-3 unionista offre fin dall’avvio buonissima copertura sugli esterni, ed il possesso palla continuato è la vera novità rispetto a quattro giorni fa. La manovra è però ancora troppo compassata, e gli esterni d’attacco non riescono a trovare la giusta giocata per liberarsi sulla trequarti. La naturale conseguenza è la solitudine del numero nove, costantemente alle prese con battaglie aeree sovente uscendone sconfitto. La retroguardia è invece impeccabile, con un Domizzi tornato padrone indiscusso dell’area arancioverde ed un portiere che si scopre ogni giornata di più sempre più preciso e sicuro. Ai padroni di casa restano solo rare conclusioni dalla distanza, ma in una di queste sfiorano il vantaggio trovando solamente il legno esterno. Si va all’intervallo con uno 0-0 figlio di due squadre ben organizzate ma consce ancora dei propri limiti offensivi.

Nella ripresa sono gli ospiti a fare il match, merito di Bentivoglio che alza i ritmi non limitandosi alla giocata più banale, e di un Suciu per distacco migliore dei suoi e prezioso recuperatore di palloni sulla mediana. La svolta arriverà però a quindici dal termine, quando dall’alto della tribuna mr Zenga ordinerà alla sua squadra di provare a vincerla, inserendo Citro alle spalle della punta, garantendo un supporto fondamentale a tutto il trio d’attacco. La Cremonese non riuscirà a trovare l’immediata soluzione al dilemma ed alla prima esibizione del nuovo quadretto d’attacco l’Unione sblocca il match, con una ripartenza perfetta ed un gran destro ad incrociare del fin qui spento Di Mariano.

L’esplosione nel settore ospiti è di quelle memorabili, il boato di un grido rimasto in gola per troppi mesi. La rivalsa di una squadra ed una curva partita con il piede sbagliato, ma che ora è perfettamente cosciente del momento, di quello scoccare di lancette che segnala l’inizio del nostro nuovo campionato, sia dentro che (speriamo) fuori dal terreno di gioco. E’ la gioia dei veneziani e dei mestrini che ancora una volta hanno esibito la loro proverbiale voglia di non arrendersi, di superare i momenti più bui e di dar finalmente fiato a quell’ottimismo ed orgoglio che ci fa girare lo stivale urlando che mai molleremo questa squadra e mai lasceremo soli questi ragazzi!

Il finale è di quelli che lasciano gli occhi pieni; l’ansia ed il timore che avevano attanagliato la formazione veneta in quel di Palermo dopo la rete del vantaggio, si trasformano in consapevolezza e maturità, non rischiando praticamente più nulla e sfiorando addirittura la rete del raddoppio.

E’ vittoria, finalmente, inesorabilmente ,vittoria! Ci siamo ed anche se non abbiamo fatto ancora nulla, è il primo vero esame superato in particolare dal presidente Tacopina, che nel suo momento più delicato ha saputo scegliere con saggezza ed equilibrio.

Siamo di nuovo in corsa, la nostra stagione può ricominciare. Ed a tutti quelli che dalla passata stagione hanno deciso di prendersi qualche mese di stacco, oppure chi è apparso deluso dal mercato estivo, o ancora chi ha etichettato questa annata come una di transizione non meritevole di un seguito dal vivo, posso dire solamente che si perderanno un vero spettacolo. Avanti Unione!