Un punto di rabbia per il VeneziaMestre

26.12.2022 18:41 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Un punto di rabbia per il VeneziaMestre

Finalmente è finito questo 2022. Un lunghissimo sospiro, una scrollata di spalle, e si volta pagina. Non avremmo mai pensato solamente dodici mesi fa di vivere una stagione del genere, un susseguirsi di errori dentro e fuori al terreno di gioco, un decadimento di ambizioni, sogni e feeling con la propria squadra del cuore che non ci saremmo aspettati nemmeno nei peggiori incubi. Ma almeno si conclude con un mezzo sorriso strappato a mezza bocca, addirittura con la sensazione che si fosse vicini ad un vero e proprio miracolo di Natale, sebbene consapevoli di come la fortuna abbia avuto un certo peso nell’ultimo match dell’anno. VeneziaMestre-Parma è stata la perfetta vetrina di tutti i difetti ed alcuni pregi dei nostri ragazzi, una mostra di errori ed orrori ma che, per brevissimi istanti, ha anche fornito quegli piccoli spunti che evidentemente hanno convinto Menta & Co a puntare su alcuni giocatori che fino ad ora avevano decisamente deluso.

E’ stata decisamente una sfida a più facce quella di questo Boxing Day, o Santo Stefano se preferite; con un Parma partito fortissimo ed un’Unione ancora traumatizzata dal disastro di Perugia. Una difesa che faticava ad assestarsi ha concesso le prime occasioni agli ospiti, ma dopo i primi dieci minuti la squadra di mister Vanoli ha iniziato a trovare campo con qualche ripartenza e triangolazione veloce, sfruttando gli spazi alle spalle della mediana gialloblu. Ancora una volta però è sembrata mancare la compattezza nell’aggredire la preda, con troppi pochi uomini ad attaccare l’area avversaria, in particolare quando Johnsen accorciava per staccarsi dalla marcatura. Sia Zampano che Haps apparivano in buona giornata, seppur costellando le proprie prove con sbavature evidenti. A corrente alternata il centrocampo che ballava sul limbo tra interessanti aperture (Tessman) e decise accelerazioni (Crngoj), ma che troppo spesso si faceva infilare dalla superiorità tecnica della mediana parmense. L’inedito terzetto difensivo pareva reggere nonostante le consuete amnesie. Pojhanpalo invece dava la sensazione di non essere in grande giornata, cadendo troppo spesso in offside o sbagliando semplici controlli. Le squadre iniziavano così ad allungarsi, ribattendo colpo su colpo, ma la percezione rimaneva quella di un Parma più convinto e consapevole del maggior tasso tecnico e fisico. Ci pensava così il classico rigorino concesso al Var ad accendere la sfida, spianando la strada agli emiliani. Nella ripresa scende così in campo l’Unione spaesata e deprimente di inizio stagione, su cui il Parma banchettava trovando prima il raddoppio su dormita di Ceppitelli e poi sfiorando il tris in più occasioni. Gli arancioneroverdi si sfilacciano, il calo fisico appare insostenibile, Johnsen, Haps e Crngoj escono dal match e per gli ospiti sembra fatta. Ma il calcio è strano e questa squadra ancor di più, così dal nulla si trova la rete in mischia dell’uno a due e pochi minuti dopo un liscio del bomber finlandese si trasforma in un’assist che fa esplodere il Penzo per la prima rete di un Pierini entrato finalmente in campo con fiducia. Da lì in poi l’Unione cerca in ogni modo di perdere la sfida, smarrendo lucidità e distanze nell’insensata voglia di provare a vincere la sfida. Ma per il Dio del calcio va bene così e si porta a casa un punto che sa di vera beffa per i gialloblu, peccà..

Ma al di là della fredda cronaca non si può pensare che questo punto nasconda più di tanto gli enormi difetti di questa rosa e di questa squadra che anche oggi ha dimostrato quanto la serie b sia un campionato tosto e che necessiti di gente esperta, presente per 90 minuti, consapevole dei propri limiti ancor più che delle proprie qualità. Troppi gli alti e bassi di giocatori che talento ne avrebbero, l’Ex Magic su tutti, ma che evidentemente non fa della concretezza quel punto di forza fondamentale per chi lotta per salvarsi. Allucinante l’ingresso in campo di Cuisance, piombato sul terreno di Sant’elena quasi per caso, estenuanti gli errori di un Busio che non si capisce cosa possa dare in futuro a questa squadra. Ma c’è il lato positivo di quella che comunque sia, possiamo definire come reazione, in una fase del match in cui parevamo totalmente in balia degli ospiti; c’è un Ceccaroni che oggi è sembrato reggere la marcatura, e la crescita di Haps che ha quantomeno provato a spingere. C’è un’altra marcatura di Pojhanpalo, che riesce a sbloccarsi anche in un pomeriggio grigio, ed una curva sud che oggi ha mostrato il suo volto migliore. C’è un portiere che in giornate come queste sembra veramente nato per altri palcoscenici. La sfortuna è che queste cose non possono bastare per rimanere in serie b, la fortuna è che ora abbiamo un mese per cambiare tutto o quasi, trovando giocatori e uomini che abbiano veramente voglia di emergere in questo sport e lottare per questa maglia, perché evidentemente, il talento tanto decantato dal presidente, non basta..

Avanti Unione e buon anno a tutti!