Rabbia e sfortuna per il VeneziaMestre!

03.03.2020 23:35 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Rabbia e sfortuna per il VeneziaMestre!

Difficilissimo trovare le parole giuste per descrivere una sconfitta che più amara non si può. O meglio, di parole ne potrei pure trovare parecchie, ma dubito che poi potrei continuare a scrivere per questa testata. C’è rabbia, frustrazione, ma anche consapevolezza e speranza per un VeneziaMestre che non si è mai arreso di fronte ad una Salernitana che dimostra ampiamente tutto l’equilibrio di questa cadetteria. Ma analizzare il match è comunque un’impresa per chi si sente defraudato da una direzione di gara al limite del ridicolo, culminata con un penalty che resterà negli annali del calcio per la sua crudele comicità, fischiato da un arbitro del quale qualcuno ci dovrebbe spiegare come faccia ad esser arrivato a simili palcoscenici. Le partite iniziano a ridursi fino al termine del campionato ed ogni sfida a questo punto della stagione mette in palio punti pesantissimi per ogni rispettivo obiettivo. Ed allora è naturale chiedersi cosa sarebbe stato della sfida dell’Arechi senza quell’episodio, con gli arancioneroverdi pienamente in gara, sia dal punto di vista tecnico che atletico. E’ infatti piaciuta la squadra di Dionisi, che ha saputo soffrire l’ampiezza del gioco granata e le continue sgroppate di un Cerci ritrovato. E’ andata spesso in difficoltà sui palloni in profondità e sui traversoni, palesando una precarietà difensiva che si può però parzialmente giustificare alla luce delle numerose assenze. Ma a colpire è stata la voglia di attaccare sempre gli spazi, offrendo delle buone trame pure in fase di transizione come raramente si era visto in queste annate. A mancare però, ancora una volta, è stata la precisione e la cattiveria giusta negli ultimi venti metri, e le statistiche che parlano di 14 occasioni ma solo due nello specchio della porta regalano uno spaccato ben delineato della sterilità offensiva lagunare. Ma di sicuro non ce la sentiamo di colpevolizzare più di tanto quel Longo che ha si mancato l’occasione che avrebbe potuto cambiare la sfida, ma ha offerto un’altra grande prestazione fatta di fisico e testa. Non ha confermato invece la prova di Cosenza il compagno di reparto Monachello, sempre in ritardo sui suggerimenti ed impreciso nei momenti clou. Ma se nell’aria si respira continuamente l’eterno paragone con la stagione scorsa, il VeneziaMestre di questa sera dimostra di esser fatto di una pasta molto differente, grazie ad una voglia ed un’intensità che ci lasciano almeno speranzosi per il tesissimo finale di campionato. Buone infatti le geometrie in mezzo al campo, con un Fiordilino tornato su alti livelli. Anche Maleh si è dimostrato un buon rincalzo sulla fascia sinistra, anche se le sue incursione hanno solo dolorosamente sottolineato quanto l’assenza di Felicioli sia costata carissimo per gli equilibri offensivi di questa rosa.

Si torna quindi da Salerno con zero punti e tanto, tanto rammarico, ma con la consapevolezza di essere in piena lotta e di poter combattere fino alla fine in mezzo ad un gruppone di pericolanti che ora inizia a farsi più definito. Certo, sarebbe il momento d’iniziare a fare qualche punto pure in casa..

Avanti Unione!