Fino all'ultimo minuto... VeneziaMestre!

28.07.2020 14:24 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Fino all'ultimo minuto... VeneziaMestre!

Benvenuti ad una nuova puntata di: “Come complicarsi la vita e mantenere sulla graticola un’intera tifoseria? Ve lo spieghiamo in tre semplici mosse”.

Punto primo: affronti una squadra in evidente difficoltà sia di risultati che di gioco, vieni da due fondamentali vittorie di fila che ti hanno portato ad un passo dalla salvezza, ma tu decidi di aspettare, chiuderti e raramente ripartire, lasci correre i minuti in attesa di risultati positivi da altri campi che, per la famosa legge di Murphy non arriveranno mai, e puntualmente, per volontà divina, vieni meritatamente punito in pieno recupero. Punto secondo: in pieno luglio con una squadra sulle ginocchia e con gli avversari che premono e ti schiacciano per tutto il match, ti scordi di venire da tre mesi d’inattività e soprattutto di avere cinque cambi a disposizione che forse, ma dico forse, avrebbero portato un minimo di freschezza quanto mai necessaria. Punto terzo: con un VeneziaMestre già alle corde, con un centrocampo stremato, un Molinaro in apnea ed i tre elementi offensivi che per novanta minuti hanno fatto a sportellate non riuscendo però a strusciare mezza palla, opti per coprirti ulteriormente a dieci più recupero dal termine, instillando in una squadra già in una situazione problematica quella paura di cui avrebbe volentieri fatto a meno. Et voilà, il gioco è fatto. Ed a novanta minuti dal termine del torneo più assurdo della storia siamo di nuovo in ballo.

Questa squadra non smette di stupirci, a volte in bene, ieri molto male. La mancanza di personalità di cui speravamo di esserci definitivamente liberati venerdì sera si è ripresentata fin dall’avvio del match di Cittadella, con i granata padroni di casa e del gioco. Un baricentro talmente basso che il pressing degli uomini di Venturato è sembrato quasi obbligato, fomentato dai continui errori di palleggio degli arancioneroverdi. La manovra veneziana è apparsa frammentata e confusa, quasi senza soluzione di continuità col match con la Juve Stabia, dove però si difendeva un importantissimo vantaggio. Insistenti ed inconcludenti le giocate in profondità, con una mediana perennemente scavalcata ed un trequartista superfluo come da tradizione , la partita del VeneziaMestre si è basata sul controllo e la gestione del cronometro, quando la differenza tra un punto e zero non appariva così determinante. Avremmo voluto vedere una squadra più libera mentalmente, più coraggiosa nella ricerca di quei tre punti cha avrebbero decretato la fine di questa nostra sofferenza. Invece il tecnico toscano non è riuscito a trasmettere quella voglia, quella carica di cui questi ragazzi non possono proprio fare a meno, figli di un inquietudine costante che ormai ci accompagna da un paio d’anni.

Facciamo però due rapide considerazioni su ciò che questa assurda estate ci sta regalando. Il VeneziaMestre batte lo Spezia, il Cosenza viene sommerso di reti proprio con i bianconeri; l’Empoli espugna senza grosse difficoltà il Penzo, il Cosenza dilaga ad Empoli. Stiamo parlando di un torneo fuori da ogni logica, con formazioni che da un giorno all’altro assomigliano alle nemesi di loro stesse. Una sola gara al termine, contro un Perugia in panico totale e sconfitto a domicilio dal redivivo Trapani. Possibilità di salvezza discrete, considerato che potrebbe bastare pure la sconfitta nel caso di mancata vittoria di Pescara ( a Verona) ed Ascoli (col Benevento). Qualche settimana fa avremmo forse firmato per trovarci in questa situazione, ora non ci resta che incrociare le dita e sperare di rivedere venerdì la versione migliore del VeneziaMestre in questa tormentata estate arancioneroverde.

Avanti Unione!