Il VeneziaMestre ora fa sul serio

15.09.2023 23:58 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Il VeneziaMestre ora fa sul serio

Benvenuti in serie b. Benvenuti alla lezione numero due di come si vince in un torneo tanto equilibrato e difficile. Dopo Genova ecco un’altra prova di come questa squadra sappia soffrire, lottare, leggere il momento, pungere ed affondare da grande squadra. 

La differenza di un attaccante di un altro pianeta, il contrasto di una curva che ha finalmente trovato il suo equilibrio, la sua identità, il suo senso di unità verso una città così speciale e magica. È un divertimento venire al Penzo, comunque andrà il match ci si inizia a sentire veramente a casa, in mezzo alla propria gente, cantando ed impazzendo di gioia per una squadra che sa trascinare, dando costantemente la sensazione di essere dentro alla sfida, coinvolta al cento per cento in una storia che sta nascendo. 

Ed anche se soffriamo tantissimo gli inserimenti tra le linee, se siamo in estrema difficoltà nel leggere i tempi del centrocampo, se la manovra funziona a strappi e gli arancioneroverdi faticano terribilmente in mezzo al campo, non si regala mai agli avversari la possibilità di sentirsi superiori. Per quanto lo Spezia funzioni nelle trame di gioco, la retroguardia lagunare appare granitica e perfetta nel limitare al minimo le occasioni bianconere. Due monumentali Idzes ed Altare donano quella sicurezza che sa farti attraversare le mareggiate più dure, gli inverni più tosti. Aver assimilato e prodotto una tale sincronia dopo solo 270 minuti insieme è la testimonianza più lampante di uno staff tecnico di livello ed ambizione.  

L’Unione invece riesce a trovare respiro nell’aiuto di Poja e negli alleggerimenti di uno Johnsen che alterna giocate da applausi a fiumi di bestemmie. Le fasce si sganciano con i tempi giusti e nonostante la pressione ligure, le opportunità più importanti si contano tra le file dei padroni di casa. È ancora un primo tempo difficile per i ragazzi di Vanoli che però non sbandano e ad inizio ripresa cominciano a macinare gioco, trovando nelle sponde del nuovo Doge l’avvio di ogni minaccia agli avversari. Uno stanco Tessman lascia così il posto ad un Andersen per la prima volta ordinato ed arcigno, mentre Busio al suo fianco strappa applausi per la voglia ma qualche mugugno per gli appoggi. Ma è la settimana di Pojhanpalo, è un popolo quello ai suoi piedi, che lo elegge definitivamente ad eroe quando con veemenza e classe disintegra la traversa e la rete spezzina portandoci in vantaggio. Inizia un match di totale angoscia in cui le mosse di mister Vanoli compiono perfettamente il loro compito di contenimento e sollievo. Si arriva così al fischio finale in apnea ma senza praticamente concedere nulla agli affamati ospiti. Ed è tripudio arancioneroverde. Un’esplosione di amore che può nascere solamente dai cuori di chi per questa maglia  ha una passione indescrivibile ed incontrollabile.

Questa è una squadra costruita con logica, con testa, con senso del futuro ma soprattutto con conoscenza della serie b. Ora manca solamente un ultimo passetto, la consapevolezza che l’Unione non è solamente una squadra di calcio, ma il simbolo di una città che vuole riscoprirsi unita, ne ha bisogno, necessità. Non è questione di provincia, comune, fusione, ma di amore per ciò che si è, per quello che ci hanno tramandato, per le nostre radici, tradizioni, ideali. Non vi è alcuna differenza tra Venezia e Mestre se non nelle menti di ancora lo nega. La curva sud lo ha capito ed interpretato, con i limiti e le differenze che da sempre ci contraddistinguono, si è trovata quella voglia di trasmettere ai più giovani quanto sia meraviglioso tifare VeneziaMestre. L’autostima di una squadra, la crescita di una tifoseria passa per forza di cose dalla rinascita di una città che ha la possibilità di ridestarsi grande, marciando compatti verso un’impresa che da stasera può definirsi ragionevole. Abbiamo una squadra di uomini veri, una società che ha avuto la forza ed il coraggio di cambiare ed ascoltare. Venite a divertirvi insieme a noi, venite a scoprire la bellezza di sentirsi parte di qualcosa di magico. La nostra meravigliosa Venezia, il nostro unico, bistrattato, orgoglioso, VeneziaMestre.

Avanti Unione!