Il VeneziaMestre non si ferma!

04.11.2023 19:28 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Il VeneziaMestre non si ferma!

Tre punti dal sapore strano, diverso, a tratti sconosciuto. Quelle vittorie a cui aspiri, t’immagini, ma di cui hai un’enorme paura. Tre punti che profumavano di consapevolezza, di concretezza, di realtà. Non è stato il VeneziaMestre dei nostri sogni, quella squadra ammazzacampionati a cui tutti vorremmo arrivare, ma è un gruppo che sa adattarsi, combattere, restare nel match, consci di come questo torneo giri intorno agli episodi, ai momenti, alle letture giuste nei momenti giusti. 

L’unione ha il pregio ed il difetto di adattarsi al livello della gara. Ma a differenza di Reggio riesce a trovare la forza di andare a colpire nell’attimo migliore, legittimando un vantaggio cercato però senza grande convinzione ed intensità. 

Ma è comunque un segnale, un simbolo di forza, di consapevolezza, perché se nei momenti decisivi della sfida si riesce a trovare la lucidità per la giocata vincente, allora sì che si può alzare l’asticella delle ambizioni. Resterà in ogni caso una partita da analizzare per il mister ed il suo staff, in particolare per la difficoltà degli arancioneroverdi nel trovare il timing e la qualità adatta per sbloccare certi tipi di sfide. Nonostante infatti una superiorità tecnica evidente, i ragazzi di Vanoli hanno faticato enormemente nel trovare i varchi giusti, adattandosi ad un match che per lunghi tratti ha evidenziato la difficoltà della categoria. È però la differenza di Reggio ad esaltare i sogni di gloria lagunari, quelli di una squadra che riesce a portare a casa una vittoria sporca, cattiva, complicata. La classica sfida in cui si impreca per un’ora abbondante davanti ad uno schermo, ma poi si esplode in un’abbraccio collettivo che consacra la rinascita di un’intera città. L’autostima si eleva proprio in giornate come questa, dove tutto appare difficile e la tavola imbandita per il più classico degli zero a zero. Il massimo del risultato con il minimo dello sforzo userebbero dire i vecchi saggi, se non fosse che questo VeneziaMestre la voglia e lo spirito ce l’abbiano messo fino all’ultimo, anche se non sempre la qualità del gioco sembra palesarlo. Non è questione di uomini o di tattica, è l’urgenza, la voglia, la necessità di vincere che alla fine cambia l’inerzia del match. Nonostante la confusione, il disordine, la poca lucidità, il VeneziaMestre riesce a mantenere la barra dritta, aspettando il momento per colpire. È lo stesso canovaccio di Reggio Emilia, con i padroni di casa in completa ammirazione del gioco ospite, ma consci dei limiti dello sterile possesso palla arancioneroverde. Ma l’Unione dà l’impressione di presenza, malgrado una trama di gioco frammentata e fastidiosamente flemmatica, regala ai propri tifosi quel senso di superiorità che alla lunga, spesso, porta soddisfazione. Ed è una parentesi a decidere la sfida, con la visione di gioco di Tessman ad accendere la virtù di Johnsen per il tiro vincente di un Busio, indubbiamente man of the match e uomo simbolo di un’Unione finalmente solida e pragmatica. Punti pesantissimi si portano così a casa da una trasferta insidiosa, dove i ragazzi di Vanoli conquistano tre punti ma anche la sensazione di poter far male a qualsiasi avversario di cadetteria. Un passo alla volta sta nascendo una squadra che è nata senza i favori del pronostico, ma che pare possedere quella fame che è condizione necessaria per ambire ad un torneo di vertice.

La realtà, alla dodicesima di campionato, è che non vedo l’ora di rivedere all’opera questi ragazzi, venerdì sera alle 20.30 andrà infatti in onda una di quelle sfide che sognavamo da anni, noi padroni del nostro destino, loro una compagine di livello con alle spalle un popolo straordinario. Se avete l’Unione nel cuore, se l’arancioverde dipinge le vostre giornate, se il VeneziaMestre è il chiodo fisso di ogni vostro pensiero, lo stadio Penzo sarà la vostra casa, la curva sud il vostro regno.

Avanti Unione, tutti uniti verso qualcosa di grande!