Venezia-Feralpisalò 2-1; TOP&FLOP degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata ai Top&Flop delle partite del Venezia: la doppietta di Pohjanpalo tiene accesa la fiammella delle speranza di promozione diretta
06.05.2024 08:00 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia-Feralpisalò 2-1; TOP&FLOP degli arancioneroverdi

Con un gol quasi insperato negli ultimissimi minuti di gara del solito Pohjanpalo, il Venezia supera la Feralpisalò per 2-1, rovinando la festa del Como e permettendosi di credere fino all'ultima partita nella possibilità della promozione diretta. Infatti, sul campo del Modena, la seconda forza del campionato non va oltre lo 0-0: i lariani saranno costretti a vincere nell'ultima giornata contro il Cosenza per non rischiare un potenziale clamoroso sorpasso in classifica al fotofinish di campionato.

Nel primo tempo del match del Pierluigi Penzo contro i Leoni del Garda, il Venezia mantiene un marcato dominio territoriale, mancando però di brillantezza negli ultimi trenta metri contro un avversario ordinato e consapevole di dover conquistare l'intera posta in palio per sperare di continuare a inseguire la salvezza. A rendersi pericolosa per prima è proprio la squadra di Zaffaroni, la quale si presenta in area arancioneroverde al 13' minuto con Kourfalidis: il centrocampista si libera dell'opposizione di Jajalo e piazza il pallone sul secondo palo, mancando di poco la porta.

Bisogna aspettare quasi il 40' minuto per osservare il Venezia rendersi veramente pericoloso: Svoboda, oggi decisamente meglio come suggeritore più che come baluardo difensivo, imbuca per Gytkjaer che è bravo ad anticipare il suo marcatore e provare a sorprendere Pizzignacco. Il portiere della Feralpisalò si fa trovare attento, così come pochi minuti dopo quando a presentarsi al gol è questa volta Pohjanpalo: il suo tiro dal limite è sporcato dall'estremo difensore quanto basta per stamparsi sulla traversa e chiudere a reti bianche la prima frazione di gioco.

Nella ripresa, mister Vanoli attinge subito dalla panchina per scompigliare le carte del match, inserendo Tessmann e Pierini per un opaco Jajalo e un Lella su cui pesa l'ammonizione cuminata nel primo tempo. I cambi sembrano velocizzare la manovra del Venezia che si rende pericoloso con Pierini al 56' minuto: il suo tiro è però troppo centrale e facile per Pizzignacco. Quattro minuti dopo ci prova invece Pohjanpalo, lesto a calciare di prima un pallone vagante, appoggiato da Gytkjaer, e a scaraventare un destro potente che sbatte sul terreno di gioco per poi depositarsi prepotentemente in rete.

Dopo il gol, il Venezia è costretto a subire il forcing della disperazione della Feralpisalò, complicato e reso efficace da numerose sbavature difensive arancioneroverdi e da degli ingressi, quello di Ellertsson in particolare, che faticano a entrare in partita. Al 71' minuto, Felici brucia Altare e si presenta in posizione defilata alla destra di Joronen: il suo tiro termina a lato di poco. Gli ospiti però non mollano e trovano il  meritato pareggio al'83' minuto: il cross di Kourfalidis trova Compagnon che si gira sulla marcatura molle di Svoboda e spiazza Joronen.

Dopo oltre venti minuti di apnea, il Venezia torna in attacco a spron battuto, riuscendo a creare diverse situazioni pericolose solo dopo lo schiaffo subito: al'88' minuto Gytkjaer lancia Pierini a rete, ma l'attaccante arancioneroverde calcia troppo debolmente, rendendo agevole l'uscita di Pizzignacco.

A pochi secondi dallo scadere del match, uno spiovente splendido di Andersen trova scoperchiatissima la Feralpisalò: Svoboda si incunea perfettamente fino a presentarsi davanti al portiere per poi appoggiare a Pohjanpalo che a porta sguarnita non sbaglia. Lo stesso bomber del Venezia, pochissimo prima, aveva tentato la sortita solitaria partendo dalla trequarti destra di campo e andando con la sua conclusione a fil di palo vicinissimo al gol. La doppietta del finlandese arriva comunque, facendo esplodere il Pier Luigi Penzo, mantenendo in piedi le ambizioni del Venezia fino all'ultima giornata e condannando infine la Feralpisalò alla retrocessione. 

TOP

3) TESSMANN

Quello del gigante yankee è probabilmente l'unica sostituzione che ha in qualche modo aggiunto qualità al secondo tempo del Venezia. Con lui, Busio e Bjarkason in campo gli arancioneroverdi paiono riprendere il solito smalto e non a caso trovano il vantaggio. La sostituzione del compagno di Nazionale per Ellertsson e Andersen (quest'ultimo eccezion fatta per l'azione nel quale propizia il gol del 2-1), anziché rinsavire le energie della squadra, costringe il Venezia a venti minuti abbondanti di sofferenza, impoverita dallo scarso contributo di quest'ultimi e da tantissimi errori tecnici complessivi. Rimane l'unico fino alla fine a dispensare qualità, oltre ai due riferimenti offensivi.

2) GYTKJAER

Prezioso ed efficace, ha una sola occasione di mettersi in mostra sotto porta, riuscendo con sagacia ad anticipare in qualche modo il suo marcatore al 39' minuto e calciare come può. Per il resto combatte con ottimi risultati, elargendo sponde e assist. Uno di questi è l'appoggio per il primo gol di Pohjanpalo; un altro è il filtrante per Pierini al''89' minuto e non finalizzato altrettanto bene dal compagno.

1) POHJANPALO

Migliore in campo prima dell'1-0, migliore in campo prima del 2-1. Sarebbe infatti riduttivo affermare che il MVP di Pohjanpalo sia solo dovuta alla sua straordinaria concretezza davanti alla porta. La realtà è che il finlandese è un attaccante completo, capace di giocate di qualità per i compagni e per i fini del Venezia. Il primo gol è un capolavoro di tempismo e potenza, il secondo è il gesto più semplice, ovvero appoggiare in rete una grande iniziativa di Svoboda, in una partita dove fa tutto. Oltre alla doppietta, c'è il tempo per una traversa e numerose giocate pregevoli. La sensazione è che con una squadra un pò più precisa nell'ultimo passaggio, il suo score in Serie B potrebbe essere ampiamente più alto dei già 22 gol da record.

FLOP

3) ALTARE

Probabilmente il migliore del trio difensivo per oltre settanta minuti, viene incenerito a metà ripresa dalla progressione di Felici, il quale si presenta da ottima posizione davanti a Joronen. Mister Vanoli fiuta il pericolo e preferisce inserire un più fresco Ali Dembelè, spostando Candela nel ruolo di braccetto al suo posto.

2) JAJALO

A oltre quattordici mesi dal suo grave infortunio, si può dire che Jajalo non è ancora realmente tornato. Preferito allo stakanovista Tessmann nel ruolo di regia, il bosniaco appare ancora lontano dalla sua migliore condizione. Si intestardisce in alcuni tocchi di troppo su un paio di situazioni di troppo nella trequarti avversaria, potenzialmente pericolose. Al 13' minuti, Kourfalidis si libera di lui ma, per la fortuna del Venezia, non centra la porta. Durante l'intervallo, mister Vanoli sceglie saggiamente di lasciarlo negli spogliatoi e rinunciare a far tirare il fiato a Tessmann.

1) PIERINI

Utile, generoso, ma tremendamente inconcludente. I suoi gol mancano da troppo tempo sia a lui che al Venezia. Contro la Feralpisalò, entra con il solito piglio giusto, muovendosi bene e rendendosi potenzialmente pericoloso. Potenzialmente appunto, perché, in particolare al'89' minuto, l'attaccante italiano non riesce a fare meglio che toccare debolmente davanti a Pizzignacco un ottimo spunto di Gytkjaer. Non è l'unica sbavatura, perché, soprattutto nel finale, Pierini ha la possibilità di incidere ma qualche controllo sbagliato di troppo, cancella sul nascere altre possibilità di rendersi pericolosi. La sua sterilità diventa sempre più preoccupante, dando sempre più la sensazione dell'inesistenza di una soluzione diversa alla coppia vichinga Gytkjaer-Pohjanpalo.