Venezia, Vanoli: "Affronteremo una Feralpi determinata, dovremo essere pazienti"

04.05.2024 13:55 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Venezia, Vanoli: "Affronteremo una Feralpi determinata, dovremo essere pazienti"

Mister Paolo Vanoli ha presentato la gara del Venezia contro la Feralpisalò. Queste le sue parole in conferenza stampa.

Cosa ti preoccupa della sfida contro la Feralpi?

“Mi preoccupano la ferocia e la motivazione che hanno, incontriamo una squadra all’ultima spiaggia, se vince all’ultima hanno la Ternana. Sotto c’è una bella bagarre, dobbiamo sapere questo e affrontare la gara con testa, determinazione e anche sofferenza restando pazienti”.

Come stanno i ragazzi?

“Modolo è recuperato, valuteremo Zampano in rifinitura perché ha avuto un trauma contusivo nella zona del ginocchio”.

Come hai fatto a mantenere la tranquillità dopo quanto successo allo scadere?

“Perché davanti a certe situazioni non puoi fare altro che restare a guardare, l’immagine diceva tutto, il mio dispiacere più grosso è che in un campionato così bello siano successe cose del genere in due partite più decisive. Detto questo però ho detto ai ragazzi che non basta essere bravi, dovremo essere ancora più bravi. Nulla da togliere al Catanzaro, ma sono errori che in entrambe le partite in epoca VAR non concepisco, in due gare dove ci si gioca la A. Sono tranquillo perché devo fare al meglio il mio lavoro, c’è la società. Dobbiamo essere perfetti, a Catanzaro abbiamo fatto un’ottima avventura, forse nessuno ha visto il rigore su Ellertsson in dieci contro undici, abbiamo avuto anche l’occasione con Busio. È una pagina che dobbiamo chiudere velocemente perché purtroppo certe cose non si possono cambiare”.

TVS Giuseppe Malaguti – Dopo l'interruzione hai cambiato modulo:

“Sì ho cambiato perché loro inizialmente erano molto bravi a trovare i nostri uomini dietro ai centrocampisti, ci siamo quindi messi 4-3-2-1 per avere più schermo con Tessmann, con Bjarkason ed Ellertsson che andavano sui due centrocampisti. Avevamo invece preparato la gara con Tessmann che usciva a prendere il loro centrocampista ma non riuscivamo a leggere bene le situazioni così. Abbiamo risolto il problema così tornando a cinque con il rosso a Sverko. Bravi ai ragazzi perché ancora una volta hanno dimostrato di saper interpretare più situazioni all’interno della stessa gara. Abbiamo commesso i soliti piccoli errori che dobbiamo riuscire a togliere”.

Servirà una domenica fortunata:

“L’ho detto ai ragazzi appena scesi dall’aereo, finchè non c’è la matematica dobbiamo provarci, perché ci servono i tre punti per consolidare il terzo posto e perché finchè il Como non festeggerà noi dobbiamo provarci. Dobbiamo essere bravi a fare il risultato sul campo come abbiamo fatto in questa stagione e vedremo alla fine cosa succederà, il nostro pensiero dev’essere la Feralpi”.

Bosaglia ti ha portato i suoi saluti:

“Bosaglia per me è una persona speciale, abita in un paese vicino a me, facevamo i viaggi avanti e indietro da Como a Venezia quando avevamo il giorno libero. L’ho incontrato di nuovo all’Inter e sarà un piacere vederlo di nuovo allo stadio. Il nostro lavoro non è finito, sono ottimista anche io, fino alla fine. Quello che mi dispiace e non voglio è vedere delusione, voglio vedere lo stadio ancora pieno, può esserci ancora un percorso lungo, il Parma, a cui faccio i complimenti perché hanno fatto un grandissimo percorso, ci ha messo tre anni ad andare in Serie A con la stessa squadra, noi in un anno abbiamo fatto passi da gigante. Ho detto ai ragazzi di essere orgogliosi dell’applauso dei tifosi in aeroporto, anche loro stanno capendo che diamo il cuore e l’anima oltre che proporre un ottimo calcio”.

Gli errori dietro:

“Nei numeri siamo cresciuti in tutto, ma quel tutto ancora non basta. Prendiamo meno gol dell’anno scorso ma non è bastato, i difensori mentalmente devono essere degli animali, devono avere la bava. Qualche passo lo abbiamo fatto ma possono fare meglio, se si vanno a prendere i numeri di questa squadra abbiamo fatto passi da gigante. Quando sei lì a un passo dal traguardo però devi fare meno errori possibile”.

Hai pensato alla sostituzione di Sverko dopo il primo giallo?

“Di solito su queste cose sono riflessivo, ci stavo pensando, ho aspettato perché conosco Sverko, conosco i miei giocatori, per come giocavamo a quattro stava andando bene. Mi do una colpa? Ci posso pensare, ma come è arrivato il cartellino giallo è una vergogna, stessa azione Bjarkason messo giù ha lasciato continuare, a noi invece in un’azione uguale ci ammonisce e va bene, ci può stare. Nel secondo fallo però un arbitro forte gestisce la situazione diversamente per una partita così importante soprattutto visto il campo che si era creato perché su quel campo lì tutti gli interventi sono al limite della regolarità, non mi do colpe da questo punto di vista, in Inghilterra quei contrasti lì non esistono. Vuoi fischiare fallo perché è fallo? Però c’era un’azione uguale dove non ha tirato fuori il giallo. L’allenatore deve migliorarsi ma sono episodi che fanno la differenza, magari con un punto non arrivavamo uguale, però ora la situazione è completamente diversa. Io sono contento che il mio difensore abbia fatto quell’intervento, se non può più usare il corpo un difensore non so cosa debba fare. Tra l’altro nella stessa azione è Sverko che viene buttato giù, ma ho insegnato ai miei che non bisogna fare sceneggiate; quindi, si è rialzato subito e ha proseguito”.

Cosa manca alla difesa? Può cambiare la difesa a zona?

“Stanno difendendo bene sinceramente, questa squadra qua penso che sia strutturata per difendere a zona, avevamo iniziato così l’anno scorso portando avanti il processo così”.

I due gol ti hanno fatto arrabbiare?

“Nel primo gol era una situazione che ci aspettavamo, fanno un bel gol con un buon colpo di testa, il secondo gol invece mi ha dato fastidio, mi sono arrabbiato perché la linea difensiva era bassa nonostante ci fosse il tempo per sistemarsi. In queste situazioni dobbiamo ancora migliorare”.

C'era la possibilità che non si finisse la partita?

“Lo ha detto prima ai due capitani e si è deciso di continuare, poi è scesa una pioggia devastante e lì deve decidere l’arbitro non i due capitani. Però poi secondo me è stato giusto finire la partita perché a parte la fascia davanti alle panchine gli addetti del Catanzaro sono stati bravi. Ecco anche lì, potevamo capire rapidamente in quali zone del campo era meglio giocare e quali invece bisognava evitare. Siamo ancora poco maliziosi, in alcune situazioni dobbiamo ragionare di più”, i nostri attaccanti poi spesso vengono malmenati, si può essere più furbi in alcuni frangenti".

Il terzo centrocampista è rimasto l'unico ruolo in cui c'è incertezza?

"Sì è vero, in primis perché ho la fortuna di avere bravi centrocampisti, come detto ai ragazzi è un processo, tanti si dimenticano che l'anno scorso con me Busio quest'anno giocava poco fino a quando non ha fatto lo step. Sul terzo centrocampista non c'è ancora quello che ha cambiato il chip. Ellertsson ha potenzialità, come Gianluca l'anno scorso, devo aiutarlo a crescere, ma è un giocatore ancora superficiale in alcune circostanze, in allenamento talvolta può far meglio. L'opportunità io la do poi però bosogna essere bravi a tenersela. Anche Nunzio può dare di più, ognuno di loro può fare ancora di più, una volta fatto lo step anche la loro testa sarà più leggera. Veniamo da due partite dispendiose, normale che dovrò far respirare qualcuno perché giustamente affrontiamo una squadra che darà tutto. Jajalo? Potrebbe toccare a lui sì, è da un po' di tempo che sta bene, c'è Gytkjaer fresco anche".