Lombardi, conferenza stampa: "L'obiettivo ovviamente è scalare la classifica, con Zenga ho già parlato, ti entra nella testa"

15.01.2019 18:54 di Davide Marchiol   vedi letture
Lombardi, conferenza stampa: "L'obiettivo ovviamente è scalare la classifica, con Zenga ho già parlato, ti entra nella testa"

Dopo le cessioni è tempo di presentazioni, oggi si è fatto conoscere Cristiano Lombardi, nuova ala arancioneroverde arrivata in prestito dalla Lazio.

La scelta di Venezia: “Vengo dal periodo forse più buio della mia breve carriera fino adesso, dopo due anni di A mi sono ritrovato a vivere 6 mesi fuori dalla squadra, senza giocare partite. Questo a 23 anni non ti aiuta. Quando è emersa questa pista molto importante sono stato molto contento, mi hanno sempre parlato bene della piazza, del direttore e volevo allenarmi col mister. Ero attratto anche dalla città e pensavo che questa era una città e una piazza dove mi potevo trovare bene con i compagni, alcuni li conosco, che per il modo di giocare, visto che si usano moduli a me favorevoli. Conosco Pinato e Lezzerini dalla Nazionale, Di Mariano dall’Ancona e Citro dal Trapani”.

L'obiettivo: “L’obiettivo per me che ci sono stato due anni è tornare in massima serie, se sono venuto qui con un accordo per 18 mesi è perché vogliamo lottare per questo obiettivo. La scorsa stagione a Benevento è stata dura, come uomo e calciatore ti fortifica ma sono stati mesi duri, soprattutto quando non arrivava il primo punto. Pochissimi calciatori hanno vissuto quei momenti, io e i miei ex compagni ora sappiamo cosa si vive quando si fanno tante belle prestazioni senza raccogliere veramente nulla”.

Dopo un anno alla Lazio dove ha avuto spazio Lombardi si è ritrovato fuori: “La principale motivazione del mio mancato utilizzo è stato il cambio modulo, all’inizio era un 4-3-3 e quindi ho avuto molte chance, guadagnate in allenamento, poi Inzaghi è passato al 3-5-2 e il mister non mi vedeva pronto per fare il quinto in una realtà così importante. Così sono andato a Benevento e ora sono qui. Con Zenga ho già parlato, sa come entrare nella testa dei giocatori e farli stare bene, penso sia una delle qualità migliori di un allenatore oltre alla capacità di dare bel gioco”

L'esordio in A e la crescita con Candreva: “Mi avevano avvisato la settimana prima che sarei rimasto, c’erano Felipe alle Olimpiadi e un paio di infortunii, quando me lo hanno comunicato ero un po’ teso, ma giochi con dei campioni e capisci subito se puoi starci o no. Fortunatamente è andata bene. Con Candreva non ho mai giocato, ma era un po’ lui il mio maestro quando salivo dalla Primavera, poi i numeri di Antonio parlano da soli e come persona è tanta roba”.

L'attuale posizione in classifica: “Io ne ho parlato anche col direttore prima di fare questa scelta. Prima delle tre partite natalizie il Venezia era a ridosso dei Play-Off, poi in questo trittico non sono arrivati i risultati ma non sono mancate le prestazioni, sicuramente penso che se il direttore ha ritenuto di fare questi acquisti nella sessione invernale è perché tutti vogliamo ambire a qualcosa di più grande della posizione attuale”.

In arrivo anche Rossi: “Con il direttore abbiamo parlato anche di Rossi. C’è un rapporto particolare con lui perché oltre a essere entrambi delle giovanili della Lazio è di Viterbo come me. Ci conosciamo bene a vicenda”.

Venezia da fuori: “Da fuori mi ha sempre affascinato il progetto del Venezia. Una società giovane con influenze internazionali, che nel calcio ora contano molto. Un centro sportivo di tutto rispetto, la città parla da sola, infatti nei prossimi giorni voglio visitarla. Poi in ballo c’è il nuovo stadio quindi c’è ambizione. Tre quattro anni fa era in D ora ha fatto una semifinale Play-Off. Per fare questi passi il progetto deve essere serio”.

Arriva per dare linfa a un attacco un po' sterile: “Se vuoi ambire a stare nel gruppo di testa devi fare più gol, ma le grandi squadre ci insegnano che i risultati si costruiscono anche su una difesa solida”